L'ingresso è un biglietto da visita

Francesca Selva
9 feb 2022
Tempo di lettura: 2 min

Oggi mi sono imbattuta in un post di uno dei gruppi di arredamento che seguo.

Qualcuno ha pubblicato l'ingresso di casa sua chiedendo dei consigli su come poterlo sistemare.

Non posso pubblicare il post, ma questo mi ha fatto riflettere su quanto le persone possano avere bisogno anche di piccoli consigli che potrebbero stravolgere completamente

i loro spazi.

L'ingresso di una casa, di un negozio, di un ufficio, di un hotel...

Immaginate di entrare in un posto con un ingresso ben curato, che idea vi fareste?

Io in un luogo curato, ordinato, pulito e profumato mi sentirei bene, rilassata, in pace.

Questa è l'idea iniziale che avrei delle persone che mi accoglieranno!

Ecco perché un ingresso è sempre un biglietto da visita.

Le prime impressioni sono molto importanti, sappiamo che possono cambiare, ma l'atteggiamento iniziale di chi ha avuto una buona impressione è sicuramente più propenso

ad essere positivo.

Questo riguarda anche il nostro stato d'animo, non è solo un' analisi rivolta all'accoglienza del prossimo, ma anche della nostra.

Se io vivessi da solo, preferirei essere accolto dal mio ingresso in maniera positiva o negativa?

Immaginiamo una brutta giornata di lavoro oppure una brutta giornata e basta, torniamo

a casa la sera e appena arrivati la porta è circondata da un muro scrostato, in giro tutto sporco, una porta vecchia, un porta ombrelli solitario e impolverato.

Ti sembra di avere sempre da fare qualcosa, di non essere mai arrivato a casa.

Ed ecco che il nostro stato d'animo barcolla ancora di più.

Non fraintendetemi, casa mia ha l'ingresso simile alla seconda descrizione, parlo per esperienza, non vuole essere un giudizio, ma un incentivo per cambiare i nostri ambienti, farvi ragionare su come, invece, i nostri giudizi siano condizionati ancor prima di entrare...

Ecco alcuni esempi... Un giorno anche il mio sarà così :-)